Approfondimento

Ostello della Solidarietà: la Fondazione Guido Venosta supporta la Caritas Ambrosiana a Lecco

Approfondimento pubblicato il 01/12/2020

Relazione dell’attività

 

Analisi contestuale

Il progetto Ostello della Solidarietà nasce dall’esigenza di rispondere ai bisogni delle persone senza dimora sul territorio di Lecco, necessità che si è acuita a seguito dell’emergenza coronavirus, attualmente in corso.

L’Ostello intende dare seguito all’esperienza degli anni precedenti del Rifugio Caritas, un centro di accoglienza notturna temporanea che ha consentito un’accoglienza notturna limitata perché volta al superamento dell’emergenza freddo nel periodo dei mesi invernali (Novembre – Marzo).

Successivamente, con la comparsa dell’epidemia di coronavirus e a seguito dell’emanazione del Decreto #IoRestoaCasa la struttura non ha consentito di garantire le misure di sicurezza prevista dal decreto, da qui l’esigenza di trovare una struttura che consentisse di proseguire l’accoglienza delle persone senza dimora per fronteggiare e contenere l’emergenza Covid-19.

L’Ostello della Solidarietà è stato predisposto presso l’immobile di Via alla Fonte, 6 LECCO fraz. di Maggianico, della Congregazione delle Suore di Carità delle SS. Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa sotto la responsabilità dalla Caritas Ambrosiana. Dopo alcuni lavori di ristrutturazione e arredo, il servizio ha aperto il 27 aprile 2020.

Una volta terminata l’emergenza, l’Ostello della Solidarietà continuerà il servizio di accoglienza di persone senza dimora in attesa dell’apertura della Casa della Carità a Lecco (prevista per marzo 2021).

 

Obiettivo, attività, modalità operative

L’Ostello della Solidarietà è un servizio a bassa soglia, caratterizzato dalla massima accessibilità, aperto H24. L’obiettivo è offrire un posto sicuro alle persone gravemente emarginate e senza fissa dimora.

Può accogliere un numero massimo di 25 persone, distribuite in numero di due o tre persone per camera. Ogni camera è dotata di servizi interni. Se gli ospiti dovessero manifestare sintomi influenzali, è stata, inoltre, prevista una camera per la quarantena. Ad oggi non ci sono stati casi di contagio all’interno della struttura.

L’ingresso degli ospiti avviene previo colloquio con il Centro di Ascolto Caritas di Lecco e successivamente con il coordinatore del servizio.

Nella fase attuale c’è un maggiore focus sui progetti di (re)inserimento sociale degli ospiti, lavorando in rete con i servizi specialistici. La permanenza è quindi strettamente legata al progetto di ogni persona. Solo in rari casi la permanenza è limitata a pochi giorni.

Ad ogni ospite accolto è garantito un servizio di mensa (colazione, pranzo e cena), in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Grigio.

 

Per garantire la salute e sicurezza degli ospiti, degli operatori e dei volontari, per l’accesso all’Ostello è prevista una visita medica che accerti lo stato di salute. La temperatura viene misurata ogni mattina e ogni sera dagli operatori. Negli spazi al chiuso, tutti indossano sempre la mascherina, come previsto dalle disposizioni governative. Infine, ogni giorno tutti gli ambienti vengono sanificati con prodotti igienizzanti, comprese le camere.

La gestione della struttura è affidata da Caritas Ambrosiana alla cooperativa sociale L’Arcobaleno Onlus. Il personale, che comprende una responsabile del servizio, due custodi notturni e due figure educative diurne, è affiancato da volontari. L’Ostello della Solidarietà favorisce, infatti, la presenza di volontari allo scopo di promuovere e valorizzare la cultura del volontariato. In questi anni, l’esperienza del Rifugio Notturno Caritas ha visto crescere in numero e motivazione il gruppo di volontari, la cui presenza costante rende il servizio uno spazio dove trovare sempre qualcuno disposto alla relazione con il fine di restituire dignità alla persona in un generale clima di ascolto e accoglienza. Attualmente sono 12 i volontari coinvolti all’Ostello. Il numero è volutamente limitato a causa della situazione sanitaria emergenziale.

Grazie agli ampi spazi esterni disponibili, gli ospiti e i volontari si sono dedicati alla cura del giardino e dell’orto, valorizzando l’ambiente, ma soprattutto le loro capacità. La vita comunitaria dell’Ostello della Solidarietà aiuta a far sentire a casa ogni ospite.

 

Destinatari

I beneficiari sono uomini e donne senza dimora, in situazione di grave emarginazione, di età superiore ai 18 anni, prive di reddito o comunque con reddito molto basso.

Dall’apertura ad oggi sono state accolte 46 persone, di cui 2 donne.

L’ospite più giovane è stato un ragazzo di 19 anni, mentre il più anziano un signore di 73 anni.

Tutte sono persone con alle spalle vissuti difficili a causa di problemi legati alle dipendenze, alla solitudine, alla perdita del lavoro e percorsi migratori faticosi.



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